PD, le primarie ennesi: tra vincitori e vinti
Netta affermazione di Renzi nella zona nord con Troina e Centuripe in testa. Un buon risultato per Emiliano nella zona sud a Piazza Armerina, Barrafranca e Aidone. Avanti Orlando nell’area centrale dell’ennese con Agira, Enna e Leonforte. E’ questa, a grandi linee, la geografia politico-elettorale che esce dalle primarie ennesi di ieri. Un quadro molto frastagliato che segna la definitiva disarticolazione del blocco monolitico del PD ennese attorno al suo leader storico Mirello Crisafulli.
Se Orlando ed Emiliano, pur uscendo sconfitti, tengono sotto il profilo dei numeri Renzi in provincia di Enna non riesce certo a sfondare: il 52% in provincia è un risultato positivo ma allo stesso tempo la percentuale più bassa di tutte le province siciliane.
Tanti fattori hanno influito sul voto del 30 aprile. A partire dall’interferenza esterna dell’on. Luisa Lantieri che a Piazza, Barrafranca e Aidone ha avuto una netta affermazione a favore di Emiliano. A spingere la mozione Orlando oltre al sen. Mirello Crisafulli c’è stata pure una buona fetta dei Giovani Democratici e soprattutto l’ On. Maria Greco che ha avuto un’ottima affermazione su Agira facendo pesare il proprio apporto nelle future dinamiche elettorali provinciali.
Impegnato nelle primarie a favore di Renzi anche il gruppo di Angelo Argento.
Nella zona nord l’apporto significativo del Sindaco Fabio Venezia, pur non essendo direttamente impegnato nella competizione elettorale, e del suo gruppo ha contribuito ad una buona affermazione di Matteo Renzi a Troina, Cerami, Sperlinga, Nissoria, Assoro, Catenanuova e Gagliano.
Un discorso a parte merita Enna. Se da una parte nella sua antica roccaforte Crisafulli esce indebolito dal voto delle primarie, dall’altra Mario Alloro non esce unico vincitore. Gli 800 voti presi da Renzi in città hanno infatti molti padri: da Sicilia Futura, con Paolo Buscemi e Paolo Gargaglione, ai Giovani Turchi con Paolo Garofalo (anche se voci ricorrenti sostengono che abbia fatto votare per Orlando), dallo stesso Mario Alloro ad Area dem di Lorenzo Colaleo e Gianfranco Gravina, dai renziani storici ennesi guidati da Rosalinda Campanile al sindaco Maurizio Di Pietro che non hanno fatto mancare il loro apporto.
Appare scontato che questi risultati avranno delle immediate ripercussioni sull’Amministrazione Di Pietro. Mentre Garofalo e Crisafulli sono per presentare la mozione di sfiducia a luglio per andare ad elezioni anticipate, Alloro invece strizza l’occhio a Di Pietro e sembra voler assicurare un sostegno esterno all’Amministrazione. L’elezione di Michele Sabatino nel CdA del GAL “Rocca di Cerere”, frutto di un accordo tra Di Pietro e Alloro, sembra andare in questa direzione. Nelle prossime settimane si vedrà quale linea prevarrà.
Appare invece un po’ deludente il risultato di Orlando a Valguarnera e Pietraperzia. Le storiche roccaforti mirelliane sembra abbiano abbandonato il loro leader per passare, con in testa Pippo Castoro e Giovanni Barrile, alla causa di Mario Alloro.
Per concludere, i risultati delle primarie ennesi ci consegnano un partito molto composito e articolato, con lotte intestine e alla ricerca di un nuovo leader. Il Congresso provinciale, che si dovrebbe celebrare il prossimo 18 giugno, dovrebbe contribuire a definire il nuovo assetto del PD ennese che ormai guarda ben oltre l’esperienza di Crisafulli.