I minori stranieri del Centro Michele Magone di Enna al Teatro Stabile di Catania
Continua l’impegno culturale per i minori stranieri non accompagnati da parte dei centri “Michele Magone” di Enna diretti dal dott. Valerio Martorana e gestiti dalla società EsseQuadro. Giovedì sera una rappresentanza ha avuto l’opportunità di assistere, presso il Teatro Stabile di Catania, alla rappresentazione “Il Giuramento” di Claudio Fava, grazie alla collaborazione che il rappresentante dei due centri ha instaurato con l’Unione Exallievi Don Bosco-Salette di Catania, retta da Salvatore Caliò.
I minori sono stati accolti, al loro arrivo, dalla responsabile delle relazioni esterne dello Stabile di Catania, Tiziana Aliò, che li ha voluti ringraziare per la loro presenza, e da Salvatore Caliò, dinamico presidente dell’Unione Exallievi Don Bosco-Salette di Catania.
“Le rappresentazioni teatrali, di qualunque tipo, hanno il potere di stordire, di affascinarci come di disorientarci; ci impressionano, ci fanno interrogare, conoscere, riflettere e vivere a seconda dei casi, anche stati d’animo del tutto divergenti – ha affermato il direttore dei due centri Michele Magone, dott. Valerio Martorana – si piange, si ride, ci si irrita, ci si sente frustrati o più determinati di prima: il teatro è linfa vitale, è la rappresentazione dei nostri dubbi, delle nostre felicità, del passato, del presente e del futuro. È possibile muoversi tra i due binari della finzione e della realtà ma soprattutto con la partecipazione dei minori a questa rappresentazione abbiamo permesso loro di vedere un teatro, di continuare l’opera di normalizzazione ed integrazione con la società. La felicità trasmessa dai volti dei minori partecipanti è la soddisfazione che siamo sulla strada giusta”.
La delegazione era composta anche dalla dott.ssa Chiara Vona, educatrice del Cpa di Enna e da Giovanni Carmisciano, collaboratore della direzione.
“La partecipazione dei minori a teatro – ha affermato Salvatore Caliò- è l’inizio di una proficua collaborazione per una crescita armoniosa dei minori stranieri non accompagnati. Sono certo che con il dott. Martorana, componente della Presidenza nazionale degli Exallievi di Don Bosco, riusciremo a siglare altre tappe importanti per uno sviluppo armonioso di questi ragazzi che hanno il diritto di essere come tutti gli altri giovani”.
Nello specifico, i minori hanno potuto rendersi conto del clima che vi era in Italia prima della seconda guerra mondiale, durante l’avvento del fascismo. Nel 1931 fu imposto a tutti i professori universitari di giurare fedeltà al regime fascista. Solo 12 professori su oltre 1200 rifiutarono di prestare giuramento. Mario Carrara, medico legale e docente di Antropologia criminale era uno di questi. Claudio Fava racconta la sua storia, che rappresenta i pensieri e i gesti di tutti coloro che ebbero il coraggio di dire “no”, consapevoli di andare incontro a conseguenze pesantissime per le loro vite professionali e personali. A guidarli, secondo Fava, fu «l’incapacità della menzogna, il rigore illuminista del sapere, la noia per liturgie del fascismo. Ma anche l’intuizione sul destino del paese, sul modo in cui furbizie e conformismi avrebbero trasformato l’Italia di quegli anni in una terra senza libertà e senza decenza”.