Sicilia: Ars approvato l’ esercizio provvisorio
Palermo- L’Ars ha approvato l’esercizio provvisorio del Bilancio della Regione per tre mesi ma la votazione finale è stata contraddistinta da accesissime polemiche. Al primo tentativo è mancato il numero legale che oggi (cambia in base ai congedi) era di 33 votanti. I presenti in aula con la tessera inserita erano molti di più ma i deputati dell’opposizione come spesso accade non hanno votato proprio per fare mancare il numero legale. Una strategia consueta della minoranza quando la maggioranza in aula non ha i numeri per votare una norma.
Il presidente dell’Ars Miccichè come da Regolamento ha rinviato di un’ora. Alla ripresa si è ripetuta la stessa circostanza con una sessantina di deputati in aula ma l’opposizione anche stavolta non ha votato. Così i votanti presenti in aula con la scheda inserita erano una sessantina, ma hanno votato in 31 (16 della maggioranza) contro i 33 richiesti per avere il numero legale.
Il Presidente dell’Ars invece ha dichiarato la legge approvata. “La presenza è un conto – ha detto Miccichè – il numero di persone che votano è un altro conto. I presenti eravamo quasi sessanta, quindi la votazione è regolare. C’è un precedente alla Camera dei Deputati”.
L’opposizione ha protestato e chiesto la convocazione della Commissione Regolamento. “Dal 1948 ad oggi al Parlamento non ci sono precedenti – ha detto il capogruppo del Pd Giusdeppe Lupo – lei sta violando il regolamento del Parlamento regionale”. “Non si è mai visto nulla di simile – ha tuonato il cinquestelle Giancarlo Cancelleri”.
Tornando alla legge approvata, la legge approvata contiene solo tre articoli. Le atre norme finiranno in un dddl autonomo che sarà esaminato a gennaio.
Nel testo varato, oltre all’esercizio provvisorio fino al 31 marzo (art.1), l’articolo due riguarda i residui passivi, mentre l’articolo 3 stanzia fondi per i lavoratori a tempo determinato dei comuni in dissesto finanziario. Approvato anche un emendamento governativo a firma degli assessori Ippolito (Famiglia) e Razza (Salute) che stanzia l’ultima tranche di fondi per i disabili gravi e gravissimi per il 2017.
Le prime scintille tra maggioranza e opposizione in aula erano iniziate già durante l’esame di un emendamento del governo (A2) a firma dell’assessore Grasso (Autonomie Locali) e del Presidente della Regione Musumeci.
Cateno De Luca (capogruppo Misto) e Giuseppe Lupo (capogruppo Pd) hanno vivamente contestato questo emendamento perché “non concordato in sede di conferenza dei capigruppo e non approvato in commissione”. Critici anche i Cinquestelle.
Il Presidente della Regione Nello Musumeci allora ha ritirato l’emendamento: “chiarisco – ha detto Musumeci – che questo emendamento nasceva dall’ esigenza di rendere produttiva una somma che era rimasta inutilizzata non per colpa di questo governo. Non vi sarà sfuggita la pressione dell’associazione dei comuni affinché utilizzassimo queste somme. Tuttavia se vogliamo rispettare l’esame della valutazione da parte della commissione di merito siamo disponibili a ritirare l’emendamento e riaffrontare con calma l’argomento senza l’impulso dell’emergenza”.
Musumeci ha parlato delle dimisisoni dell’assessore all’Energia Figuccia a meno di un mese dal suo insediamento: “voglio dire – ha detto – che Figuccia con lettera garbata e piena di umanità ha chiesto di essere dispensato da ruolo di assessore. Mi è dispiaciuto anche per il rapporto che ho con Figuccia. Ho assunto ad interim la guida dell’assessorato affinché io possa procedere alla nomina dell’assessore a cui dare quella difficile delega ad acqua, rifiuti ed energia”