Il Figlio di un alto Magistrato rapina una banca con un mitra e fugge con l’auto del padre
Una rapina impugnando una mitraglietta, poi la fuga a bordo di un’automobile intestata al padre. Che però di lavoro fa il procuratore capo di Brescia. Con quest’accusa i carabinieri hanno arrestato Gianmarco Buonanno, figlio di Tommaso, capo dell’ufficio inquirente bresciano. Trentatré anni da compiere a marzo, il giovane è accusato di aver rapinato un supermercato a Rogno, provincia di Bergamo, mercoledì scorso verso l’orario di chiusura. Adesso si trova in carcere con l’accusa di rapina a mano armata. A incastrarlo sono state le immagini registrate dalle telecamere del supermercato rapinato in Val Brembana.
Il nome di Gianmarco Buonanno era invece comparso nell’inchiesta sui presunti maltrattamenti all’interno della comunità Shalom di Palazzolo, nel Bresciano, il cui processo è in corso con imputate 43 persone. Il figlio del procuratore di Brescia era uno dei 33 ex ospiti della struttura che accusò i responsabili e ad inizio dell’indagine disse che il padre lo aveva costretto ad entrare in comunità. Il 4 aprile 2013 nei confronti del magistrato, all’epoca dei fatti procuratore capo a Lecco, il pm Leonardo Lesti aprì un’inchiesta per concorso in sequestro di persona, poi archiviata un mese dopo, il 9 maggio, dal gip del tribunale di Brescia, Ciro Iacomino.